Roma, 28 novembre 2023 – Trasmessa la piattaforma rivendicativa per la definizione del primo contratto integrativo da applicare ai circa 200 dipendenti di Egi-2Go, gruppo specializzato nel commercio al dettaglio di carburante, nella vendita al dettaglio di alimenti e nella somministrazione di bevande. I sindacati di categoria del terziario di mercato intendono così armonizzare i trattamenti per tutti i dipendenti del gruppo, superando l’attuale distinzione tra i lavoratori diretti di Egi-2Go, sprovvisti di contrattazione integrativa, e quelli provenienti dalla società Nuova Sidap, acquisita nel 2021, che beneficiano invece di un contratto integrativo. La piattaforma fa riferimento innanzitutto alla strutturazione di un adeguato sistema di relazioni sindacali a tutti i livelli, con la richiesta di un incontro informativo annuale con l’azienda da tenersi entro il mese di aprile e avente ad oggetto l’andamento economico e le prospettive di sviluppo. Sul versante delle relazioni sindacali, poi, vengono richieste 4 ore di permesso retribuito per la partecipazione dei lavoratori alle assemblee. Sull’organizzazione del lavoro i sindacati chiedono un confronto finalizzato al miglioramento dell’efficienza, della professionalità, di una equa ripartizione dei carichi e dei turni di lavoro. L’orario settimanale di lavoro si intende distribuito su cinque giorni lavorativi e le modalità di applicazione degli orari e la distribuzione dei turni saranno oggetto di confronto e di accordo a livello di singolo punto vendita tra RSU/RSA e azienda, fermo restando il godimento delle due giornate di riposo in maniera consecutiva. I sindacati chiedono all’azienda di comunicare a tutto il personale la programmazione dei turni di lavoro con almeno tre settimane di anticipo. Le organizzazioni sindacali, nel sottolineare che la sola forma di assunzione dei lavoratori dovrà essere quella con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, chiedono la stabilizzazione a tempo indeterminato di tutti i part time a tempo determinato e la stabilizzazione diretta dei lavoratori in somministrazione. Viene richiesto inoltre un aumento delle ore dei contratti di lavoro a tempo parziale e, su richiesta del lavoratore, la trasformazione dei contratti di lavoro part time in full time, mentre dovrà essere garantita la disponibilità aziendale alla temporanea trasformazione del rapporto di lavoro in part time per le lavoratrici madri nel periodo successivo al parto e fino al 36esimo mese di età del bambino, nonché per 12 mesi in caso di adozione o affido di minori. Si chiede inoltre all’azienda di fornire ai sindacati il numero delle ore di lavoro straordinario per ogni punto vendita e per ogni unità lavorativa, al fine di valutare l’adeguatezza degli organici, e di aumentare le indennità previste per i turni, per il lavoro supplementare, per le clausole elastiche, per la flessibilità, per il preavviso di cambio turno orario, per il lavoro notturno, per il lavoro domenicale e festivo e, dati i picchi di lavoro previsti, anche per la festività pasquale. Sul versante della malattia, chiesta l’integrazione al 100% della retribuzione per i primi tre giorni a carico dell’azienda e la conservazione del posto di lavoro fino a 180 giorni. Per quanto concerne i congedi parentali, invece, integrazione fino al 70% del congedo parentale facoltativo e innalzamento a 14 anni dell’età dei figli minori richiesta per il diritto ai permessi in caso di malattia degli stessi. Si chiede anche di normare con accordo sindacale la gestione della banca ore solidale per tutti i lavoratori dell’azienda su base volontaria, definendo un protocollo applicativo con la possibilità di integrazione delle ore da parte dell’azienda. Attenzione anche alla formazione professionale e al riconoscimento delle professionalità acquisite. Per i lavoratori studenti frequentanti corsi universitari o equiparati viene richiesta una turnazione che consenta la partecipazione alle lezioni, con la fissazione al 4% della percentuale dei lavoratori studenti aventi diritto. Violenze e molestie di genere. Chiesto il riconoscimento di ulteriori 3 mesi di congedo retribuito a carico dell’azienda per le lavoratrici inserite in programmi di protezione, nei confronti delle quali l’azienda viene invitata a rendersi disponibile a eventuali ricollocazioni in altri punti vendita sul territorio nazionale. Sul welfare richiesto il riconoscimento di benefit di valore uguale per tutti i lavoratori, a cadenza annuale, da utilizzare sia su apposite piattaforme che negli esercizi di beni di consumo. A ciò si accompagna l’invito a definire un meccanismo di premialità economica annuale da corrispondere ad ogni dipendente sulla base di indici, parametri e dati concordati e misurabili dalle parti. Infine, per quanto concerne la previdenza complementare si chiede di elevare la quota a carico dell’azienda per i lavoratori iscritti ai fondi. «La costituzione di un contratto integrativo unitario è l’unico strumento per riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori il ruolo di assoluta importanza all’interno della società, valorizzando il capitale umano come vero elemento di sviluppo di qualità» afferma Stefania Chicca, funzionaria della Fisascat Cisl impegnata al tavolo del confronto.