Rinnovo Ccnl Imprese di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, Guarini: «Un rinnovo atteso, conquistato con determinazione in un settore troppo spesso invisibile. Auspichiamo una riflessione attenta da parte di ANIP-Confindustria volta a condividere l’intesa»
Roma, 13 giugno 2025 – «Un rinnovo atteso, conquistato con determinazione in un settore troppo spesso invisibile. Oggi restituiamo valore al lavoro di migliaia di addette e di addetti che ogni giorno garantiscono pulizia, igiene, servizi essenziali in scuole, ospedali, uffici pubblici e privati». Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini commenta la sottoscrizione dell’Ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, raggiunta nella notte tra i sindacati di categoria e le associazioni datoriali Legacoop, Confcooperative, Agci Servizi e Unionservizi Confapi, che rappresentano circa il 70% delle imprese del comparto. «L’aumento salariale di 215 euro a regime – sottolinea Guarini – rappresenta un passo concreto per il recupero del potere d’acquisto e dà una risposta alle attese dei circa 600mila lavoratrici e lavoratori interessati dall’intesa». Il sindacalista non nasconde il rammarico per l’assenza al tavolo di ANIP-Confindustria, unica associazione datoriale a non aver sottoscritto l’accordo. «La contrattazione collettiva è uno strumento di civiltà e coesione: chi se ne chiama fuori compie una scelta miope, che non fa il bene né delle imprese né del lavoro. Auspichiamo ci sia una riflessione attenta da parte dell’associazione datoriale volta a condividere il rinnovo contrattuale». «Il nostro obiettivo - conclude Guarini - resta quello di promuovere un’occupazione dignitosa, stabile e giustamente retribuita. In un settore dove il lavoro povero e disagiato è purtroppo realtà, il diritto a non essere poveri lavorando è il principio guida di ogni nostra azione sindacale». E’ Giusi Sferruzza, segretaria nazionale Fisascat Cisl, a sottolineare le importanti novità normative introdotte con il rinnovo contrattuale. «Tra gli aspetti più innovativi - dichiara la sindacalista - le misure sul part time, che rappresentano una vera svolta normativa. Con l’introduzione dell’orario minimo settimanale a 15 ore e, soprattutto, con il meccanismo di consolidamento automatico delle ore supplementari, si valorizza finalmente il lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori part time. È una risposta strutturale contro il lavoro povero». Sferruzza evidenzia anche «il rafforzamento delle tutele per le donne vittime di violenza, con l’estensione del congedo retribuito fino a 180 giorni, la possibilità di richiedere trasferimenti e l’esonero dai turni disagiati, e l’impegno condiviso tra le parti per contrastare il dumping attraverso un aggiornamento della sfera di applicazione contrattuale. La revisione della parte normativa è parte qualificante del rinnovo».