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3 Marzo 2022

Coop Alleanza 3.0, sistema salariale aziendale e welfare integrativo i temi al centro dell’ultimo incontro sul nuovo Contratto Integrativo Aziendale. Distanze significative tra le Parti, al via le Assemblee con le lavoratrici e i lavoratori

Roma, 3 marzo 2022 – Il confronto tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la Direzione di Coop Alleanza 3.0 sulla definizione di un unico Contratto Integrativo Aziendale applicato ai circa 17.000 dipendenti è proseguito sui temi del sistema salariale aziendale e sul welfare integrativo.

Sul tema del sistema salariale aziendale i sindacati hanno espresso perplessità sulla complessità della proposta aziendale che sostanzialmente verte sulla struttura delle erogazioni salariali, legate ad obiettivi economici (vendite ed incidenza del costo del lavoro), influenzabili esclusivamente dall’azienda, ed al criterio della presenza, che in parte confligge con la natura stessa della componente salariale variabile legata ad indicatori. Così come, pur essendoci precedenti nei contratti integrativi, non è condivisa dalle organizzazioni sindacali la proposta aziendale sul riconoscimento dei trattamenti salariali legati alla valutazione individuale.

I sindacati hanno ribadito la contrarietà anche sul superamento del Premio Aziendale, in quanto la cancellazione di questo istituto retributivo fisso, che peraltro è connotato da una profonda differenza fra lavoratore e lavoratore (secondo la provenienza dalle tre cooperative che hanno dato vita a Coop Alleanza 3.0), comprometterebbe il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori della Cooperativa.

Sul Welfare Aziendale, la Cooperativa, sia pure in termini generici, ha nuovamente illustrato l’approccio che intenderebbe seguire nell’implementare il sistema con Flexible Benefit e People Care. Riguardo al lavoro domenicale e festivo la proposta da parte dell’impresa non è stata esplicitata; la Cooperativa si è limitata a dichiarare che la maggiorazione retributiva per tali prestazioni lavorative dovrebbe essere quella prevista dal Ccnl per le prime domeniche lavorate ed aumentare progressivamente rispetto al numero di domeniche di servizio effettuate.

Anche in tema di mensa, l’impresa si è limitata a dichiarare che sarebbe riconosciuta in relazione al turno di lavoro programmato. Il confronto proseguirà l’11 marzo per Commissioni Tematiche - Formazione, Sicurezza, Professionalità/Indennità – con l’auspicio il lavoro preparatorio e tecnico svolto sia funzionale ad agevolare il prosieguo del confronto.

Durante le varie sessioni negoziali sono emerse distanze significative tra le parti su aspetti qualificanti che saranno oggetto di informazione e confronto assembleare con le lavoratrici e i lavoratori della Cooperativa.

Le posizioni sinora manifestate da Coop Alleanza 3.0, di fatto, oltre ad eludere totalmente le richieste sindacali contenute nella piattaforma unitaria, sono improntate unicamente a deregolamentare l’organizzazione del lavoro ed a comprimere gli istituti a contenuto economico attualmente applicati in forza dei Contratti Integrativi Aziendali a suo tempo sottoscritti, rispettivamente, da Adriatica, Estense e Nordest. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltcus hanno esortato la Cooperativa a rivedere le proprie posizioni e ad accantonare le richieste tese a ridurre drasticamente le condizioni economiche praticate attualmente alle lavoratrici ed ai lavoratori.