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26 Gennaio 2024

Cooperative Sociali, siglata l’Ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto nazionale applicato ai 400mila addetti del comparto socio sanitario assistenziale educativo.


Roma, 26 gennaio 2024 – Raggiunta l’intesa sul nuovo Contratto nazionale applicato agli oltre 400mila addetti alle dipendenze delle oltre 30mila Cooperative Sociali nel comparto socio sanitario assistenziale educativo e dell’inserimento lavorativo. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Fp Cgil, Cisl Fp, Uiltucs, Uil Fpl hanno siglato con le associazioni imprenditoriali di settore Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà l’ipotesi di accordo di rinnovo, con vigenza retroattiva dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025, sottoposta nelle prossime settimane alla valutazione delle assemblee dei lavoratori.

Sulla parte economica l’intesa definisce un aumento salariale a regime di 120 euro per il livello medio C1, erogato in tre tranche: 60 euro con la retribuzione del mese di febbraio 2024, 30 euro con la mensilità di ottobre 2024 e 30 euro con la mensilità di ottobre 2025. A partire dal 1° gennaio 2025 i lavoratori in forza matureranno la quattordicesima mensilità, da corrispondersi al mese di giugno di ogni anno, pari alla metà di una retribuzione mensile, con l’impegno delle parti a raggiungere il completamento della stessa nel prossimo rinnovo contrattuale. Gli addetti ai servizi educativi per l’infanzia attualmente inquadrati al livello D1 e gli educatori socio pedagogici in possesso di qualifica a far data dal 1° gennaio 2025 avranno inoltre diritto ad un elemento temporaneo aggiuntivo della retribuzione mensile del valore economico di 41 euro; detto importo, a partire dal 1° settembre 2025 sarà incrementato di ulteriori 41 euro fino al raggiungimento del livello successivo D2 a partire dal 1° gennaio 2026.

Sulla parte normativa l’accordo interviene sull’ambito di applicazione e sull’inquadramento del personale, con l’inserimento di profili aggiuntivi afferenti l’ambito dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiare. Le parti convengono sulla istituzione di una Commissione Paritetica per individuare le linee di evoluzione e di sviluppo dell’attuale sistema di classificazione e valorizzazione delle professionalità esistenti.

L’intesa introduce inoltre l’Osservatorio paritetico sugli appalti e sugli accreditamenti territoriali finalizzato al monitoraggio della corretta applicazione del Ccnl da parte degli appaltatori e degli affidatari del servizio nonché dei procedimenti di gara e contrattuali posti in essere dalle stazioni appaltanti e delle procedure nel sistema degli appalti pubblici al fine si salvaguardare l’occupazione e le condizioni reddituali dei dipendenti. Sul mercato del lavoro l’intesa recepisce e integra la normativa sui contratti a termine, prevedendo il ricorso a tale istituto nella misura massima del 30%.

Migliorato il trattamento economico per le lavoratrici e i lavoratori che svolgono servizi residenziali continuativi ai quali è richiesta la reperibilità con il vincolo di permanenza nella struttura, con il riconoscimento di una indennità fissa mensile lorda di 77,47 euro oltre all’indennità di 20 euro riconosciuta per ciascuna notte con 7 ore di reperibilità. Sulla maternità l’intesa contempla a far data dal 1° gennaio 2024 l’integrazione al 100% del trattamento economico corrisposto dall’Inps nel periodo di astensione obbligatoria, prevedendo l’applicazione delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità e congedi parentali.

L’intesa interviene anche sui tempi di vestizione e svestizione, con il riconoscimento nell’orario di lavoro di complessivi 15 minuti da dedicare alle suddette operazioni. Sull’assistenza sanitaria integrativa le parti, dando seguito a quanto definito con i precedenti rinnovi, convengono sull’incremento del contributo a carico dell’impresa di ulteriori 5 euro a far data dal 1 gennaio 2025 al fine di incrementare le prestazioni di welfare erogate alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto.

Le parti rinviano al Comitato Misto Paritetico Nazionale l’aggiornamento delle linee guida per la progettazione dei Piani Sanitari.

«Con l’intesa raggiunta – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini – si intende dare una prima e importante risposta alle esigenze cogenti delle lavoratrici e dei lavoratori in un momento in cui l’inflazione continua ad attanagliare il potere di acquisto dei salari, definendo un congruo incremento economico, potenziando il welfare e valorizzando le professionalità esistenti in un comparto che da sempre svolge anche un importante ruolo sociale nell’inserimento delle persone svantaggiate».

«L’accordo - ha aggiunto la segretaria nazionale della federazione cislina Aurora Blanca - pone le basi per lo sviluppo di un sistema di relazioni sindacali anche a livello territoriale volto a porre al centro dell’attenzione il valore della persona e lo sviluppo del Paese attraverso un modello di compartecipazione e di collaborazione continua». «La vera sfida che dovremo affrontare congiuntamente a tutti gli altri sottoscrittori del contratto - ha concluso la sindacalista - sarà quella di co-progettare un nuovo modello sociale in favore dei più deboli valorizzando il ruolo delle comunità sociali».